La vita straordinaria di David Copperfield – La recensione dell’adattamento con Dev Patel e Tilda Swinton

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Di Anna Martignoni

David Copperfield è un ragazzo ricco di immaginazione capace di vedere il lato positivo di ogni situazione, non importa quanto avversa essa sia. Cresciuto con la giovane madre e la buona governante Peggotty nella campagna inglese, il giovane David conosce ben presto il significato della parola ingiustizia, quando viene spedito dal nuovo patrigno e dalla sorella di lui a lavorare in una fabbrica di bottiglie. Da quel momento, la vita di David si intreccerà con i personaggi più bizzarri, dallo scapestrato Signor Micawber all’eccentrica Zia Betsey, dall’inseparabile amico Steerforth fino all’arrivista Uriah Heep.

Il regista scozzese Armando Iannucci adatta in chiave pop una delle opere più celebri di Charles Dickens. La vita straordinaria di David Copperfield, infatti, è un omaggio divertente e allo stesso tempo totalmente rispettoso del classico di Dickens. A differenza di altri adattamenti tratti dai romanzi dell’autore britannico, Iannucci gioca tutto sui toni ironici per narrare gli episodi della vita di David (interpretato da un bravissimo Dev Patel). Le ambientazioni cupe e sinistre dell’Oliver Twist di Roman Polanski sono ormai lontane: laddove gli antagonisti del piccolo Oliver venivano dipinti come estremamente perfidi, i nemici di David Copperfield sembrano incapaci di recare danno a qualcuno. Il lato comico del film emerge da ogni dove, senza però ridicolizzare la vicenda. Ogni personaggio risulta essere ben caratterizzato e lo spettatore non può che venir conquistato dalle loro bizzarrie. Impossibile, ad esempio, non amare la zia Betsy e il signor Dick (Tilda Swinton e Hugh Laurie): la prima ossessionata che gli asini le calpestino il prato, il secondo convinto di conservare i pensieri di Carlo I Stuart al momento della sua decapitazione. Il carosello di personaggi scorre sotto gli occhi dello spettatore grazie ad alcune frasi significative che David si appunta e custodisce gelosamente nella sua scatola decorata. Il ritmo sostenuto del film, che si distende solo in pochi ed essenziali momenti, è dettato non solo da alcune ottime trovate registiche (quali le irruzioni della realtà nei ricordi di David) ma anche dalle prove attoriali dei protagonisti. Una menzione speciale va a Ben Whishaw, qui straordinariamente detestabile nei panni dell’arrampicatore sociale Uriah Heep.

In un contesto cinematografico in cui dominano supereroi ed effetti speciali, portare sul grande schermo uno dei classici della letteratura è una scelta assai coraggiosa, che in questo caso ripaga. La vita straordinaria di David Copperfield ci ricorda in modo brillante che, talvolta, uno sguardo al passato è ciò di cui abbiamo bisogno. 

La vita straordinaria di David Copperfield uscirà nelle sale italiane il prossimo 16 ottobre tramite una distribuzione Lucky Red. 

VOTO: 8/10


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