Di Daniele Ambrosini
Gli Oscar 2020 hanno visto il trionfo assoluto di Parasite, diventato il primo film in lingua straniera in assoluto a vincere il premio come miglior film, nonché il primo film coreano a vincere come film straniero, e il quarto a vincere il premio alla sceneggiatura per uno script in una lingua diversa dall’inglese. Bong inoltre è il primo regista dai tempi di Soderberg a vincere il premio alla regia senza l’appoggio dei precursors. Insomma, in ogni categoria dove ha riportato una vittoria, Parasite ha segnato una prima volta per l’Academy, così come avrebbe fatto se avesse trionfato nelle due categorie dove è stato sconfitto. E i suoi meriti e record non si fermano qui.
Per approfondire i risultati stupefacenti ottenuti dal film di Bong Joon-ho, vi rimando all’articolo dedicato esclusivamente a quanto fatto dal film coreano, che potete trovare cliccando qui. Mentre qui approfondiremo gli altri risultati notevoli di questa novantaduesima edizione.
Toy Story 4 conquistando il premio al miglior film animato ha ribadito il dominio assoluto della Pixar in questa categoria, segnando la decima vittoria per lo studio di proprietà della Disney, che con i suoi “classici” ha vinto solo 3 statuette. Il franchise di Toy Story, poi, con questa vittoria diventa l’unico ad aver conquistato due statuette in questa categoria. Toy Story 3, l’unico altro film della serie uscito dopo la creazione del premio Oscar al film animato, aveva vinto nel 2011.
Nella categoria dedicata alle colonne sonore, l’islandese dietro allo score di Joker, Hildur Guðnadóttir, diventa la quarta donna a ricevere una statuetta. Prima di lei le uniche altre compositrici a ricevere l’Oscar sono state Marilyn Bergman per Yentl, Rachel Portman per Emma e Anne Dudley per The Full Monty. La Bergman ha vinto nel 1983 per la miglior colonna sonora adattata, mentre Portman e Dudley nel 1997 e 1998 hanno vinto per la miglior colonna sonora per una commedia. Hildur Guðnadóttir è la prima donna a vincere il premio da quando la categoria non è divisa in più sottocategorie. Ad essere battuto è stato Thomas Newman, che ha raggiunto quota 14 nomination senza vittoria, diventando l’uomo più candidato di sempre senza neanche una vittoria, a pari merito con Alex North, che però ha vinto un Oscar onorario.
Con la sua vittoria all’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale per Jojo Rabbit, Taika Waititi diventa il primo maori, nonché la prima persona di origini indigene in generale, a vincere un premio Oscar in una sezione competitiva nella storia dell’Academy. Waititi ha vinto la statuetta battendo Greta Gerwig, facendo sì che il decennio appena trascorso diventi il primo dagli anni ’60 a non vedere neanche una donna vincitrice di un Oscar alla sceneggiatura. L’ultima donna a vincere in una delle due categorie dedicate alla scrittura è stata Diablo Cody per Juno nel 2008.
Nelle categorie attoriali invece è notevole il traguardo raggiunto da Renée Zellweger con l’Oscar alla miglior attrice ricevuto per Judy, che è diventata la settima interprete della storia a vincere sia un premio come protagonista che uno da non protagonista. Prima di lei solo Helen Hayes, Ingrid Bergman, Maggie Smith, Meryl Streep, Jessica Lange e Cate Blanchett. La Zellweger, inoltre, diventa la seconda interprete a vincere un Oscar per aver portato sullo schermo un altro premio Oscar, prima di lei solo la Blanchett, vincitrice dell’Oscar nel 2005 per aver interpretato Katharine Hepburn in The Aviator. Mentre Scarlett Johansson ha totalizzato 0 Oscar su 2 nomination attoriali, un risultato negativo in passato ottenuto solo da Sigourney Weaver, Emma Thompson, Julianne Moore e Cate Blanchett.
Mentre Joaquin Phoenix vincendo il premio al miglior attore protagonista ha iscritto per sempre il personaggio di Joker nella storia degli Oscar. Heath Ledger aveva già vinto un premio Oscar postumo per aver interpretato l’antagonista in Il cavaliere Oscuro. Fino ad ora l’unico personaggio ad aver vinto due statuette attoriali era stato Don Vito Corleone, portato sullo schermo e alla vittoria da Marlon Brando e Robert De Niro nei film primi due capitoli de Il Padrino. Perciò, è solo la seconda volta che due attori vincono un premio attoriale interpretando lo stesso personaggio.
Infine, se l’Academy riconoscesse formalmente il premio al miglior film internazionale al suo autore, Bong sarebbe il titolare di ben quattro statuette. L’unico uomo ad aver vinto quattro Oscar a proprio nome nel corso di una sola serata è stato Walt Disney nel 1954. Purtroppo da regolamento il record non può ritenersi eguagliato, ma non c’è dubbio che Bong sia il vincitore morale di quel quarto trofeo che l’Academy si ostina a non consegnare nominalmente.