Di Gabriele La Spina
Questo primo episodio preannuncia da subito come la narrazione della seconda stagione sarà diversa dalla prima. Le vicende che seguiamo non sono infatti altro che un flashback, e a inizio e fine di questa lunga season premiere possiamo avere un assaggio dell’esito che la ribellione avrà. Potrebbe essere giudicata frammentaria la sceneggiatura dell’episodio, il cui intento è quello di dare uno start al cammino di ogni protagonista, se Dolores, interpretata dalla splendida Evan Rachel Wood, è ormai evidentemente il capo, amazzone, dei ribelli, Maeve è alla ricerca della figlia; ma ogni personaggio, sia buono sia cattivo, è accumunato dal desiderio di arrivare a uno scopo per dare un senso alla propria esistenza. Molto più che nella prima stagione, gli autori di Westworld vogliono sviscerare maggiormente i suoi personaggi, e le meccaniche stesse delle attrazioni e del parco a tema. Numerosissimi gli interrogativi sollevati, e molteplici i ritorni attesi: ma quale sarà la strada che batterà questa seconda stagione?
Se il suo primo episodio vi ha dato la sensazione di un infinito trailer, condito da numerose frasi ad effetto e l’ausilio di effetti speciali a budget sempre più elevato, che giustificano probabilmente la lunga attesa, non siete nell’errore. Eppure sfiderei chiunque a trovare la differenza tra Westworld e un qualunque prodotto cinematografico da major; HBO può, spiacente Netflix. Journey Into Night è l’inizio di un nuovo allettante viaggio che porta in meandri ancora più oscuri della natura umana, paradossale dirlo, declamata da esseri inumani.
VOTO: 7/10