Nel momento in cui scriviamo, è ancora in corso il Toronto International Film Festival, abbiamo un Leone d’Oro di Venezia 81 ed una Palma d’Oro cannense. I grand titoli che dovrebbero costellare la prossima stagione dei premi sono stati (quasi) tutti presentati alla critica ed al pubblico in maniera ufficiale, salvo alcuni lungometraggi che verranno disvelati in autinno inoltrato.
Tra questi, attendiamo giudizi su Juror N.2, nuovo film diretto da Clint Eastwood (con Toni Collette e Nicholad Hoult) che pare sia anche il suo ultimo ed uno dei migliori, Blitz di Steve McQueen (con Saoirse Ronan e Harris Dickinson, verrà presentato al BFI London Film Festival) ed Here, ultima fatica di Robert Zemeckis. Il regista premio Oscar riunisce Tom Hanks e Robin Wright dai tempi di Forrest Gump per una narrazione intima ma allo stesso tempo epica che percorre millenni e millenni della storia dell’umanità; il tutto raccontato attraverso un punto di vista fisso ed inamovibile: quello della casa che ospiterà nel corso del racconto i vari inquilini con lo scorrere del tempo.
Da Cannes, scommettiamo al momento sulla possibile presenza di titoli pluripremiati quali Anora ed Emilia Perez, da Venezia 81 ne esce vittorioso The Brutalist di Brady Corbet (vincitore del Leone d’Argento alla regia e sicuro candidato agli Oscar 2025 nelle categorie di miglior film, regia, interpreti), senza dimenticare Pedro Almodovar con il Leone d’Oro assegnato a The Room Next Door. Anche se quest’ultimo, passato anche a Toronto, non ha scaldato i cuori di critica nordamericana e pubblico.
Ma non possiamo mettere da parte i grandissimi successi pre-festivalieri: dal mastodontico Dune: Parte II all’ormai iconico Challengers di Luca Guadagnino, fino al piccolo caso cinematografico di Sing Sing di Greg Kwedar. Il film, presentato a Toronto dello scorso anno, ha debuttato con A24 soltanto nel corso del 2024, ricevendo un plauso unanime della critica e del pubblico che lo ha visto. Con protagonista Colman Domino ed un cast di veri ex-detenuti, Sing Sing racconta la storia di un piccolo gruppo di prigionieri nel carcere di titolare, una delle prigioni di massima sicurezza più famigerate al mondo, che grazie ad un programma di riabilitazione attraverso il teatro, tenta di mettere in scena uno spettacolo originale sul palcoscenico. Un titolo perfetto per la categoria del Best Picture.
Allo stato attuale delle cose, ecco i dieci titoli sui quali scommetteremmo per la candidatura agli Oscar 2025 nella categoria del miglior film, in ordine puramente alfabetico, tra pellicole già uscite nelle sale, trionfatori dei festival e grandi speranze per alcuni titoli molto attesi nei prossimi mesi:
Anora (Sean Baker)
Blitz (Steve McQueen)
The Brutalist (Brady Corbet)
Challengers (Luca Guadagnino)
Conclave (Edward Berger)
Dune: Parte II (Denis Villeneuve)
Emilia Perez (Jacques Audiard)
Juror N.2 (Clint Eastwood)
Saturday Night (Jason Reitman)
Sing Sing (Greg Kwedar)
Ma potrebbero farcela anche: Nickel Boys (diretto da RaMell Ross e presentato al Telluride Film Festival), La stanza accanto (Leone d’Oro a Venezia 81, con Julianne Moore e Tilda Swinton), The Piano Lesson (film Netflix con John David Washington, Danielle Deadwyler e Samuel L. Jackson, da una pièce di August Wilson)