Il cinema secondo Jason Reitman

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Di Daniele Ambrosini

Jason Reitman, prima conosciuto per essere il figlio del regista di Ghostbusters Ivan Reitman, esordisce nel 2005 con la commedia politicamente scorretta Thank You For Smoking per poi riconfermarsi con un paio di buone pellicole. Dopo il film con Aaron Eckhart arrivano Juno e Tra le nuvole, che riscuotono grande successo tra pubblico e critica e guadagnano un totale di 10 candidature all’Oscar di cui 4 per lo stesso Reitman. Dopo arriva Young Adult, la commedia più amara della sua carriera che segna un cambio di tendenza all’interno della sua filmografia, sempre più improntata al cinema drammatico ma con risultati inferiori rispetto ai primi, brillanti film.
Infatti se si guarda alla filmografia di Reitman è possibile notare un progressivo avvicinamento ad uno stile maggiormente drammatico: si passa dalla commedia sfrontata Thank You For Smoking fino alle commedie via via più impegnate fino a giungere al drammatico e convenzionale Un giorno come tanti – Labor Day e a Men, Women & Children, film che si prende fin troppo sul serio.

Thank You For Smoking (2005)

Commedia politicamente scorretta su un irresistibile antieroe dei giorni nostri, Nick Naylor, lobbista del tabacco e uomo dalla moralità flessibile, che insieme a Polly Bailey (Maria Bello) e Bobby Jay Bliss (David Koechner), rispettivamente lobbisti di alcol ed armi, forma il collettivo M.D.M. che sta naturalmente per “Mercanti di Morte”. Le disavventure dell’uomo immagine del tabacco in America che si lascia incastrare da una giornalista e che tenta di redimersi agli occhi del figlio sono irresistibili. Aaron Eckhart è perfetto nel ruolo di Naylor e la sceneggiatura è incalzante e divertente. Una curiosità è che nel film non si vedono praticamente mai sigarette nonostante siano in ogni singolo dialogo. Arrivano due candidature ai Golden Globe ed una nomination ai WGA per lo script di Reitman ma purtroppo non arriva la nomination all’Oscar per le sceneggiatura.

Juno (2007)

Juno è un film delicato e dolcissimo che racconta una realtà difficile come quella delle ragazze madri, senza mai appesantire la narrazione, affrontando l’argomento con la leggerezza e la spensieratezza della sua giovane protagonista senza mai prendere strade scontate. Jason Reitman e la sceneggiatrice Diablo Cody ci consegnano una delle migliori commedie dell’ultimo decennio con personaggi ben caratterizzati ed un’atmosfera unica. Tutto sembra essere al posto giusto e la critica sociale non è un aspetto fondamentale, non c’è la volontà di giudicare i personaggi o il contesto in cui sono inseriti, al contrario di quanto avviene in Men, Women & Children. Ottimi gli attori da Ellen Page a J.K. Simmons, tutti offrono una buona performance e anche la colonna sonora è perfetta, ma su tutti i brani “Anyone Else But You” rappresenta a pieno lo spirito del film. Impossibile non commuoversi sulla scena finale che accompagna. Dopo il successo commerciale arrivano anche i primi riconoscimenti, 4 candidature all’Oscar ed una vittoria per lo script di Diablo Cody.

Tra le nuvole (2009)

Commedia amara su un tagliatore di teste che passa gran parte del suo tempo in volo, lontano da casa sua, alle prese con un aggiornamento del suo campo lavorativo che non gli permetterebbe di raggiungere il suo obbiettivo di diventare il settimo uomo ad aver percorso 10 milioni di miglia. Ryan Bingham è un uomo cinico che però nell’arco della storia ha un percorso evolutivo non indifferente, tanto che più lui si lascia andare ad un po’ di felicità più sembra che anche il film sia destinato a chiudersi con uno scontato ma soddisfacente happy ending. Per fortuna Tra le nuvole torna sui suoi binari iniziali perché la sceneggiatura di Reitman e Sheldon Turner non è mai banale o semplice come potrebbe sembrare, ci racconta un ambiente spietato nel quale il protagonista interpretato da George Clooney sembra avere un’umanità ben superiore a quanto si potrebbe pensare all’inizio. La pellicola vince un Golden Globe per la sceneggiatura e va molto vicino a vince anche l’Oscar per la sceneggiatura non originale ma il premio va invece al sopravvalutato script di Precious, in totale le nomination sono 6 comprese quelle per i tre fantastici protagonisti, oltre a George Clooney infatti vengono candidate anche le brave e sottovalutate Anna Kendrick e Vera Farmiga.

Young Adult (2011)

Diablo Cody torna a collaborare con Reitman, che firma una sceneggiatura più matura rispetto a quella di Juno e completamente diversa, se infatti Juno MacGuff è un personaggio giovane e spensierato che si avvicina al mondo adulto con la sua immensa ingenuità, Mavis Gary (interpretata da un’ottima Charlize Theron) è invece una donna adulta che non è mai veramente cresciuta e che è rimasta ancorata alle logiche del liceo di cui continua a scrivere nei suoi romanzi per ragazzi che ormai non hanno più successo. Young Adult è una commedia disillusa e nostalgica, la più amara nella filmografia di Jason Reitman, il punto di svolta drammatico all’interno della sua carriera. Nonostante un risultato convincente il consenso di critica e pubblico è inferiore rispetto alle prime opere ed arriva solo una nomination ai WGA.

Un giorno come tanti – Labor Day (2013)

Il primo vero film drammatico di Reitman fa nascere qualche perplessità già dalla trama, infatti il film narra di Adele e suo figlio che vengono costretti a fornire aiuto ad un uomo che poi scoprono essere un evaso ma la sua permanenza nela loro casa si prolunga e tra lui e l’ansiosa Adele nasce qualcosa. Sebbene a conti fatti il film resti piacevole, alcuni passaggi chiave del rapporto con l’evaso sono poco sviluppati soprattutto perché per gran parte del film viene adottato il punto di vista del giovane Henry. Per di più non ha alcun guizzo particolare ma anzi è fin troppo convenzionale, tanto da risultare anche abbastanza piatto. Il consenso generale cala rispetto alle pellicole precedenti ed arriva solo una nomination ai Golden Globe per una Kate Winslet perfettamente in parte, come al solito.

Men, Women & Children (2014)

Sono passati 7 anni e Reitman torna a girare in un liceo ma questa volta siamo ben lontani dallo stile di Juno. Men, Women & Children è un dramma esasperato che racconta numerose storie poco interessanti e già sentite per cercare di comunicare messaggi quanto mai banali e che, proprio al contrario di Juno, ha un’intrinseca volontà di critica sociale, legata più alla società stessa che ai suoi personaggi. Se si salva la storyline di Chris Turby, il resto del film non riesce mai completamente a catturare l’attenzione ed anche se verso il finale si riesce ad entrare nella logica del film e a trovare qualche pregio qua e là, la sensazione che ci sia comunque qualcosa che non vada è perenne. Su molti fronti il film è davvero indifendibile purtroppo.

Nel futuro di Retiman
Il prossimo progetto di Reitman sarà il film Tully che segna il ritorno alla commedia ed una nuova collaborazione con Diablo Cody e Charlize Theron, abbandonando il filone drammatico delle ultime pellicole si spera che il regista canadese possa tornare ad un cinema di alta qualità come quello a cui ci avevano abituato le sue prime opere. La trama è incentrata su una madre di tre figli a cui viene offerta dal fratello la possibilità di avere una tata notturna, nel cast del film che uscirà il prossimo anno ci sarà anche Mackenzie Davis.