‘Se la strada potesse parlare’ potrebbe essere il grande escluso degli Oscar 2019

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Di Daniele Ambrosini

All’annuncio dei candidati all’Oscar, almeno nella categoria principale, il prossimo 22 gennaio potrebbe esserci un assente notevole: Se la strada potesse parlare. Il film di Barry Jenkins infatti, dopo essere partito come uno dei favoriti della awards season ed essere stato particolarmente amato dai circoli della critica statunitense, ha finito per essere quasi del tutto dimenticato dai premi dei sindacati.

Se la strada potesse parlare non ha ottenuto alcuna candidatura ai Producers Guild Awards, Directors Guild Awards e Screen Actors Guild Awards, tre tappe fondamentali per ottenere la considerazione degli Academy, soprattutto nella categoria dedicata ai migliori film dell’anno. 
Nel 2010 sia il sindacato dei produttori che gli Oscar estesero il numero dei candidati al miglior film da 5 a 10, negli anni successivi i PGA mantennero questa forma, mentre gli Oscar abolirono il numero fisso ma lasciarono 10 come tetto massimo, da allora i film candidati all’Oscar sono stati 81, contro i 90 dei PGA; di quei film 70 hanno ottenuto la candidatura ad entrambi i premi, una percentuale di incidenza dell’ 86,4%. Ma la statistica da tenere d’occhio nel caso di Se la strada potesse parlare è quella di film che hanno ottenuto la nomination al miglior film senza aver prima ottenuto la candidatura al PGA: solo 11 film su 81, che corrisponde al 13,6% dei candidati o, detto in altre parole, a circa un film all’anno. Per quanto riguarda i DGA bisogna considerare che tutti i film candidati, sempre dal 2009, al premio del sindacato registi hanno poi ottenuto la candidatura all’Oscar al miglior film, con l’unica eccezione di Millennium – Uomini che odiano le donne, mentre l’incidenza con la candidatura all’Oscar alla miglior regia è un po’ più bassa: 4 registi candidati al DGA su 5 sono poi arrivati alla nomination; questo pone Barry Jenkins in una situazione di svantaggio anche nella categoria dedicata ai registi. Un po’ meno preoccupante la mancanza di menzioni al premio del sindacato attori invece, poiché ben 19 film negli ultimi 9 anni sono rientrati tra i candidati all’Oscar al miglior film senza aver ottenuto neanche una nomination ai SAG, il 23% di tutti i candidati. 
Il film è comunque atteso agli Oscar e, nonostante ormai le candidature per la miglior regia ed il miglior film sembrino essere a rischio, ci sono almeno tre candidature che al momento sembrano certe: miglior sceneggiatura non originale (le candidature al WGA e ai Golden Globe sembrano confermarlo), miglior colonna sonora e miglior attrice non protagonista a Regina King. Quest’ultima è risultata essere l’attrice più premiata in assoluto dai premi della critica ed ha vinto il Golden Globe di categoria, ma è stata esclusa dai Bafta e dai SAG, e se i primi non sono particolarmente importanti in ottica Oscar, bisogna tenere a mente che ogni anno circa 3 dei 20 interpreti candidati agli Oscar non sono stati candidati anche al SAG (l’anno scorso erano ben 5) e se c’è qualcuno che può beneficiare di questo dato è proprio la King.

Se la strada potesse parlare, perciò, al momento appare leggermente in svantaggio nella corsa alla candidatura all’Oscar nella categoria principale e se dovesse esserci un grande nome escluso ci aspettiamo che sia proprio il film diretto da Barry Jenkins. Ma, ovviamente, niente è ancora detto e tutto può ancora succedere. Le votazioni per le candidature ai premi Oscar si chiuderanno domani, mentre le candidature verranno annunciate il 22 gennaio.