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Di Simone Fabriziani
Muore a 77 anni l’attore svizzero di lingua tedesca Bruno Ganz dopo una breve malattia causata da un cancro al colon diagnosticato la scorsa estate. Ganz lascia dietro di sé un’eredita di più di ottanta film davanti la macchina da presa, in lungometraggi dal respiro internazionale.
Grazie a titoli diretti da Wim Wenders come L’amico americano (1977) e Il cielo sopra Berlino (1987), l’attore svizzero riceve fama mondiale e acclamazioni da parte di pubblico e critica; la collaborazione con il grande cinema tedesco continua con i ruoli in Nosferatu (1979) di Werner Herzog e, molto più recentemente, nell’applaudito La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler (2004), film diretto da Oliver Hirschbiegel e candidato all’Oscar della Germania nel 2005, dove Ganz regala la sua performance migliore nei panni di Adolf Hitler.
Tanti sono però stati i film in lingua non tedesca a cui Bruno Ganz ha preso parte: dall’italiano Pane e tulipani (2000) di Silvio Soldini (David di Donatello come attore protagonista), The Manchurian Candidate (2004) di Jonathan Demme, The Reader – A voce alta (2008) di Stephen Daldry e , più recentemente, in La casa di Jack di Lars Von Trier. Bruno Ganz è atteso in un ruolo minore anche in Radegund, il prossimo film di Terrence Malick in attesa di distribuzione.
Fonte: New York Times
