Harlem, il ghetto e “Killing Me Softly”: Il nuovo splendido trailer di ‘Se la strada potesse parlare’

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Di Gabriele La Spina

Brano scritto da  Charles Fox e Norman Gimbel, ma portato al successo negli anni ’70 da Roberta Flack, “Killing Me Softly”, nient’altro che i racconto di un amore tormentato, fa da colonna sonora allo splendido nuovo trailer di Se la strada potesse parlare, ritorno nelle sale del regista afroamericano premio Oscar per Moonlight, Barry Jenkins. Acclamato dalla critica in numerosi festival, da Toronto a New York, per poi arrivare alla nostra Festa del Cinema di Roma, sarà uno dei grandi protagonisti della stagione dei premi.

Se la strada potesse parlare è ambientato nella Harlem dei primi anni Settanta e racconta di una storia d’amore senza tempo e della solidarietà della comunità afroamericana attraverso le vicende della diciannovenne Tish Rivers. Figlia e futura moglie, Tish con passione, rispetto e fiducia si è profondamente legata al fidanzato artista Alonzo Hunt, noto a tutti con il soprannome di Fonny. Amici fin dall’infanzia, i due sognano un futuro insieme ma i loro piani subiscono una battuta d’arresto quando Fonny è arrestato per un crimine che non ha commesso. Tish sa che l’amato è pienamente innocente ed è consapevole di come la giustizia possa sbagliarsi dopo l’esperienza di Daniel Carty, amico di Fonny da poco rilasciato dopo essere stato arrestato ingiustamente. Mentre la madre di Fonny fa appello alla pietà e suo padre fa i conti con la sensazione di impotenza di fronte al sistema, Tish trova forte sostegno nel padre Joseph e nella combattiva sorella maggiore Ernestine. Ancor più desiderosa di ottenere giustizia è poi sua madre Sharon, una donna compassionevole pronta a tutto pur di difendere la felicità della figlia, del futuro genero e del frutto del loro amore, il cui arrivo preannuncia nuove gioie e sfide. Di fronte alla prospettiva inaspettata di divenire mamma e alle difficoltà di tenersi un lavoro senza il compagno al suo fianco, Tish deve adeguarsi alla realtà, fa visita regolarmente a Fonny in carcere e cerca di infondergli coraggio, nonostante passino settimane e mesi.
Ho cominciato a scrivere un adattamento di Se la strada potesse parlare nell’estate del 2013 mentre mi trovavo in Europa, coltivando il desiderio di avere un giorno il permesso da parte della Fondazione Baldwin di trasformarlo in un lungometraggio“, spiega proprio Jenkins. “Ogni decisione che è preso nel mostrare al mondo la storia di Baldwin è profondamente ancorata al lavoro dello stesso autore, di cui ho cercato (e spero di esserci riuscito) di non tradire la visione. I personaggi scritti da Baldwin sono descritti in maniera molto specifica, da Tish a Fonny passando per i loro familiari. Essere la prima persona a portare sul grande schermo uno qualsiasi dei romanzi di Baldwin è stato sia un grande onore sia una forte responsabilità: per tale ragione, ho cercato di rendere ogni personaggio il più vicino possibile a come lo immaginava l’autore“.
Nel cast del film troviamo i due giovani KiKi Layne e Stephan James nei ruoli dei protagonisti, la veterana Regina King, applaudita per la sua performance, Brian Tyree Henry, Dave Franco, Pedro Pascal e Diego Luna. Arriverà il 14 febbraio 2019 nelle sale italiane.

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