La fine di un’era: Netflix chiude ‘Orange Is the New Black’ e altre illustri cancellazioni

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Di Gabriele La Spina

Era il luglio del 2013 quando il dinamico brano di Regina Spektor dal titolo “You’ve Got Time” introduceva a una delle prime serie che ha contribuito al successo del lancio di Netflix. Hai tempo, intonava la cantautrice di origine russa, eppure da lì a poco i futuri maniaci del binge watching avrebbero affermato tutt’altro. 

Creatura di Jenji Kohan, che si ispira alla storia realmente accaduta a Piper Kerman, la serie seguiva l’incarcerazione quasi fortuita di una donna bianca borghese, che si ritrova tra differenti etnie, donne con un background totalmente differente dal suo, un pesce fuor d’acqua che nasconde un lato oscuro che solo il carcere porterà alla luce. Capace di alternare momenti di sana comicità a scene di rara forza drammatica, Orange Is the New Black ha coinvolto numerosi spettatori nel tumultuoso viaggio di Piper Chapman. Dalla love story con la bella e dannata Alex, alla malinconia celata da personaggi come Crazy Eyes, Red e Taystee. Quella della Kohan è stata la prima vera eccellenza di Netflix, e ora giunge al suo termine.
Il servizio di streaming ha infatti annunciato che la serie chiuderà con la settima stagione prevista per il 2019. “Dopo sette stagioni, è ora di uscire di prigione“, ha affermato la creatrice della serie, “Mi mancheranno tutte le ragazze più forti di Litchfield e l’incredibile equipaggio con cui abbiamo lavorato. Il mio cuore è arancione ma… svanisce nel nero“.
Chiudere la serie con la settima stagione sembra una scelta più che logica per evitare l’usura di uno show che dopotutto si basava proprio sulla sua linea temporale. Abbiamo seguito Piper scontare la sua pena in carcere, e giungere a un epilogo era ormai più che dovuto. Nell’episodio finale della sesta stagione abbiamo infatti visto Piper uscire in anticipo dalla prigione, alludendo alla possibilità di scrivere un libro che contenesse la sue memorie, raccontando la sua esperienza a Litchfield. Inoltre, altro fatto importante, è che Taystee è stata riconosciuta colpevole dell’omicidio di Piscatella, e condannata a passare la vita in carcere. 
Durante la produzione della prima stagione, tutti coloro che hanno partecipato a Orange Is The New Black si sono resi conto che conoscevamo un segreto speciale che non vedevamo l’ora di condividere con il mondo. Da allora, abbiamo riso, pianto, infuriato e ruggito con le donne di Litchfield, e ogni momento trascorso con loro è sembrato un tempo preso in prestito – troppo bello per durare in eterno. Saremo tristi per dire addio ma usciremo sicuramente a testa alta“, ha commentato la vicepresidente di Netflix, Cindy Holland.
Orange Is the New Black non è dopotutto l’unica serie che giunge alla chiusura definitiva, tra quelle che hanno lanciato la piattaforma di streaming adesso un servizio milionario. A partire da House of Cards, che chiuderà con la sesta stagione, complice anche l’abbandono di Kevin Spacey, nonché Unbreakable Kimmy Schmidt che chiude con la quarta stagione, la cui seconda parte è in arrivo il prossimo anno. È indubbiamente un nuovo inizio per Netflix la cui produzione di contenuti originali è sempre più copiosa: le serie nuove di successo su cui puntare non mancano di certo, da Stranger Things a Mindhunter, e l’incremento di film originale è in parallelo una strategia del tutto vincente. Il futuro non è mai stato più roseo per Netflix.

Fonte: TVLine


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