Le cinque migliori performance di Bette Davis

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Di Alfredo Di Domenico

Un  vero cinefilo che si rispetti, nella sua videoteca, sicuramente possiederà alcuni titoli con la grande Bette Davis. La Davis è stata una delle migliori attrici della storia e la prima, in un’epoca in cui le attrici dovevano essere solo belle sullo schermo, a far valere il talento e la bravura sull’aspetto fisico. Attiva dalla fine degli anni ’20 ha recitato fino alla fine degli anni ’80 riportando il numero, quasi record, di 11 candidature e 2 Oscar vinti, entrambi negli anni ’30, ma non furono queste le performance per cui è passata alla storia. A portarla nella leggenda non ci sono solo le interpretazioni ma il grande carattere che la contraddistingueva, fiero, combattivo, altero, lei fu una delle poche a ribellarsi al sistema della grandi Major e a scegliere personalmente i film in cui apparire.

Hollywood non ha saputo fino in fondo approfittare dello smisurato talento di questo genio della recitazione, abbandonandola al suo destino quando l’età non l’ha resa più piacente, questo però non le ha impedito di portare avanti una carriera quasi secolare.  L’American Film Institute ha inserito la Davis al secondo posto tra le più grandi star della storia del cinema, subito dopo Katharine Hepburn.




Il Conte di Essex (1939)
Prima ancora di Cate Blanchett, Judi Dench, Vanessa Redgrave o Glenda Jackson, fu la Davis a portare sullo schermo la Regina Elisabetta I. Nel 1939 offrì una delle sua più grandi interpretazioni, scomparendo totalmente nel personaggio, Bette studiò minuziosamente la vita di Elisabetta I per entrare meglio nel ruolo, esercitandosi nella impostazione della parlata dell’epoca ed arrivando a radersi i capelli ed indossare una parrucca. Un’attrice all ‘avanguardia per ‘espoca in cui bisognava solo essere fatali e apparire distanti. Reinterpretò il ruolo, in età avanzata, nella pellicola del 1955 Il favorito della grande Regina.


The Letter (1940)
Un classico degli anni ’40 diretto da William Wyler con Bette in stato di grazia. In quel periodo era l’attrice più richiesta d’America, la più desiderata: “Se fosse una macchina sarebbe una Rolls-Royce” diceva la stampa del tempo riferendosi a lei come una delle più quotate ed apprezzate attrici del momento.  Il film riceve 7 candidature agli Oscar e la Davis riceve la 3° delle sue cinque candidature consecutive. Un film meraviglioso, che consigliamo caldamente di recuperare, con una Davis che vi farà emozionare dall’inizio alla fine.

Eva contro Eva (1950)

Margo Channing è il personaggio che più si avvicina alla persona di Bette Davis e ovviamente il suo ruolo migliore; un donna forte, carismatica, indipendente, proprio come la Davis, antoconformista. battagliera ma comunque sensibile e e di cuore. A 42 anni Bette è più sensuale che mai, matura e irresistibile. La performance le procura il premio a Cannes e la candidatura agli Oscar, oltre alla gloria eterna. Il 1950 è stato anche l’anno di Sunset Boulevard con la divina Gloria Swanson. In un’annata eccezionale per le performance femminili il premio sarebbe dovuto andare ad entrambe ma lo split di voti porto l’Oscar nelle mani dell’effimera July Holliday.

Che fine ha fatto Baby Jane? (1962)

Tanto si è detto e scritto su questo film, l’antico astio tra due delle più gtrandi attrici cinematografiche americane,Bette e Joan Crawfrod, in competizione dagli anni’ 30, in quanto rappresentanti di due Major rivali, due donne, due caratteri e due attrici che più diverse non si può. In questo film Bette è per nulla gradevole ne alla vista ne all’udito, specie nella versione originale, Ma per lei questa è la parte della rivalsa dopo anni di copioni scadenti e ci mette tutto l’impegno possibile rendendo la sua perofrmance assolutamente magnifica, il ritratto della ex bambina prodigio che ha vissuto all’ombra del successo della sorella è una goduria per i cinefili in generale e una manna per chi venera Bette Davis. Sui retroscena da set che mostroano l’odio storico tra Davis e Joan Crawford Ryan Murphy ha realizzato un serie: Feud. 11° ed ultima candidatura per Davis che sarà comunque attiva per altri 25 anni.

Le balene d’Agosto (1987)

Alla soglie degli 80 anni Bette appare in questo piccolo e delizioso film, un’ opera delicata che scorre lieve, quasi silenziosa, come una brezza. Un pellicola molto bella che vede sullo schermo due mostri sacri del cinema americano Bette Davis, appunto e Lillian Gish. La Davis è molto anziana ma ciononostante non ha perso la sua verve la sua forza e il suo magnetismo sullo schermo. Con questo film Bette saluta il suo pubblico, che l’ha amata per più di mezzo secolo, un pubblico a cui lei non ha mai risparmiato nulla mostrandosi sempre in tutta la sua essenza e tutta la sua bravura, mutando il suo aspetto, apparendo anche così anziana e fragile, a differenza delle sue colleghe che, all’accenno della prima ruga, si sono ritirate dallo schermo. Ultima grande performance di Bette che sarebbe venuta a mancare 2 anni dopo.