Steven Spielberg tornerà alle radici di ‘West Side Story’ ispirandosi all’originale musical di Broadway

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Di Gabriele La Spina

Classico intramontabile e indelebile del musical americano, vincitore di ben 10 Oscar, tra cui miglior film e miglior regia, West Side Story di Jerome Robbins e Robert Wise è un titolo imprescindibile della storia del cinema. Qualunque regista verrebbe definito folle nel volersi cimentare nel remake di un classico simile; dopotutto sarebbe come riadattare film intoccabili più recenti come Titanic o Il signore degli anelli. Eppure se quel folle è un certo Steven Spielberg, l’impresa sembra già realizzabile.

Non mi piace parlare di ciò a cui sto lavorando. Mentre lavoro al film sono ancora in fase di scoperta. Ma penso che sarà qualcosa di speciale“, ha dichiarato Spielberg nei giorni scorsi alla Arthur Miller Foundation Honors, lì per sostenere l’amico Tony Kushner, sceneggiatore di questo remake di West Side Story, lì per ricevere un premio per i suoi impegni umanitari. Ed è stato proprio lui a rivelare importanti dettagli sul film, a differenza del suo collaboratore. Kushner ha infatti spiegato che il film non sarà l’esatta rivisitazione dell’iconica pellicola del 1961, che vide Natalie Wood, Richard Beymer, Rita Moreno e George Chakiris tra i protagonisti; bensì un ritorno al musical originale. Sì, perché West Side Story è nato in realtà nel 1957 a Broadway, quattro anni prima che la versione cinematografica vedesse la luce, un musical scritto da Arthur Laurents, con musiche di Leonard Bernstein e testi di Stephen Sondheim.
Non è un remake diretto del film, ma vi troverete sicuramente i Jets e gli Sharks. L’ambientazione è New York City. Penso che le persone scopriranno un nuovo modo di amare la storia e di amare le canzoni attraverso la nostra interpretazione“, ha dichiarato Kushner. “La colonna sonora di Leonard Bernstein, è senza dubbio la colonna sonora più bella mai scritta per il teatro musicale, e il libro originale di Arthur Laurents è un capolavoro. Abbiamo iniziato a costruire proprio da questo“.
Lo sceneggiatore di Lincoln, ha inoltre rivelato che il film affronterà approfonditamente tematiche legate alla vita urbana degli anni ’50, partendo dalla rappresentazione della variegata cultura etnica che in qualche modo ha plasmato e contribuito allo sviluppo della cultura di quell’epoca. “Non so se ‘grintoso’ è necessariamente il termine giusto per il nostro adattamento, ma ci sono aspetti della vita urbana nel ’57, ’58, ’59 che non sono stati toccati nel film del 1961 su cui ci stiamo concentrando“. E ai detrattori di questo remake Kushner risponde: “La nostra versione non è pensata per cancellare il film originale, che è un capolavoro. È pensata per essere una nuova interpretazione“. Ma non temete, i brani che hanno reso celebre il film del 1961, come “Tonight”, “I Feel Pretty” e “America”, non mancheranno di certo, “Nessuno lascerà il film senza le canzoni classiche“, ha precisato Kushner che sta lavorando con lo stesso Sondheim al film.
Ancora in corso i casting per i ruoli principali del film, ma il primo nome ad essere stato rivelato è quello di Ansel Elgort, che interpreterà il ruolo di Tony. “È un giovane attore davvero sorprendente. Volevamo davvero degli interpreti giovani, perché è una storia di adolescenti“, ha affermato Kushner. “È un cantante meraviglioso, vedrete, e un ballerino davvero sbalorditivo. Steven l’ha scelto e siamo molto emozionati. Penso che anche il resto del cast sarà molto entusiasmante“. Camila Cabello, Liam Payne degli One Direction e l’attrice di Glee, Naya Rivera, sono tra i nomi che si vociferano per il resto del cast, ma nessuno di loro è stato in realtà confermato. 
Le riprese del nuovo West Side Story partiranno durante l’estate del prossimo anno. Il film verrà distribuito dalla Twentieth Century Fox, che produce insieme alla Amblin Entertainment di Spielberg.

Fonte: Vanity Fair


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