Sundance 2017: La scoperta della sessualità raccontata in ‘BEACH RATS’

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Di Gabriele La Spina
Tra i tanti titoli di successo di questa nuova edizione del Sundance Film Festival, vi è Beach Rats, che consecutivo al grandioso riscontro ottenuto da Moonlight, esplora la scoperta dell’omosessualità di un giovane ragazzo, in modo probabilmente molto più audace ed esplicito. Si tratta del secondo film da regista di Eliza Hittman, in un periodo in cui Hollywood ha davvero un grande bisogno di donne alla regia.

Il film, che segna il debutto sul grande schermo del giovane e affascinante Harris Dickinson, migrato dal piccolo schermo, segue la storia di un adolescente senza alcuno scopo nella vita, che vive ai margini di Brooklyn, decide di scappare via dalla sua squallida vita domestica. Comincerà a confrontarsi con questioni legate alla propria identità mentre trascorre del tempo con amici delinquenti, una potenziale nuova fidanzata e uomini più maturi di lui che incontra online.
Regista e sceneggiatrice la Hittman, che aveva già dimostrato un’enorme sensibilità con It Felt Like Love, anch’esso debuttato al Sundance nel 2013, ha conquistato il festival con un film dove sono presenti numerose scene di sesso e nudità. Quella di Harris Dickinson è stata già definita una delle migliori performance del festival, e l’attore ha dichiarato a Variety che “dal momento in cui ho letto il copione la battaglia di Frankie contro la realtà era anche mia. Ho potuto sentire la sua amarezza e le emozioni più profonde dentro di lui. E ‘molto più interessante vedere un personaggio interiorizzare qualcosa che verbalizzarla.” Il film risulta così una forte critica nei confronti dell’era moderna ma anche una finestra su una realtà a molti ignota.
Beach Rats viene proiettato in questi giorni al Sundance, ma non ha ancora una data d’uscita per gli USA.