The Essential Tim Burton: tre film per riscoprire il genio di Burbank

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Di Simone Fabriziani

Classe 1958, il genio folle e visionario di Burbank, California, ha ridefinito un genere cinematografico esploso a partire dagli anni ’80 del post-modernismo sul grande schermo e, con risultati alterni nella sua pur ricca carriera, ne ha impresso il suo nome in maniera indelebile. Stiamo parlando del regista statunitense Tim  Burton.

Sin dai suoi esordi con una lunga serie di cortometraggi, Tim Burton ha mescolato la passione dell’infanzia per molti dei generi cinematografici che poi (ri)analizzerà nei suoi film successivi: dalla fantascienza all’horror, dal fantasy fiabesco alla fascinazione per i b movie, fino all’ispirazione indiretta fornitagli dall’amore per il cinema onirico e rivoluzionario di Federico Fellini. Dopo le ottime prove con cortometraggi divenuti celebri marchi di fabbrica come Vincent (1982) e Frankenweenie (1984), il debutto sul grande schermo arriva con la commedia targata Warner Bros Pee-Wee’s Big Adventure (1985), grande successo al botteghino che gli permetterà di realizzare alcuni film per la televisione e l’enorme successo di pubblico ottenuto dallo scatenato Beetlejuice – Spiritello porcello (1988). Da lì in poi è stata una concatenazione di rivoluzionari successi dopo l’altro che, nel tempo, hanno permesso al suo cinema di farsi affibbiare l’aggettivo di burtoniano.

Edward mani di forbice (1990)



Favola originale di sottile denuncia dell’ottusità della America di periferia, Edward mani di forbice segna al prima collaborazione tra Tim Burton e quello che poi diverrà il suo attore feticcio Johnny Depp. Innalzato da una sognante ed iconica colonna sonora firmata dal sodale Danny Elfman, il film del 1990 si attesta come uno dei capolavori indiscussi del fantasy americano del grande schermo. Ode commovente ed immaginifica all’outsider che riceve una candidatura all’Oscar per il miglior trucco ed acconciatura.
Big Fish – Le storie di una vita incredibile (2003)



Ispirato al romanzo omonimo di Daniel Wallace, Big Fish è il film più tradizionale e personale del regista Tim Burton. Nato come sfogo artistico e creativo a seguito della morte del padre del cineasta, l’adattamento cinematografico sembra quasi racchiudere le virtù che in passato avevano reso il regista di Burbank, in equilibrio tra fantasia illimitata e genio creativo. Nel cast del commovente inno alla vita, alla morte e all’immaginazione Ewan McGregor, Jessica Lange e Helena Bonham Carter.

Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street (2007)


Primo musical diretto da Burton, terza candidatura attoriale per il sodale Johnny Depp, qui nei panni del diabolico barbiere di Fleet Street, direttamente dallo show di Broadway musicato da Stephen Sondheim. Deliziosamente dark ed ironico, Sweeney Todd è il film tuttavia più pessimista di Burton, forse l’unico a non avere in chiusura un happy ending. Colonna sonora, ovviamente, da antologia.

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