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Di Simone Fabriziani
Cinquantasei anni e non sentirli. Sta accadendo al candidato all’Oscar Tom Cruise e alla sua seconda vita sul grande schermo, da alcuni anni a questa parte novello eroe dell’action movie all’americana a cavallo tra la nuova saga di Jack Reacher e l’eterna serie di Mission: Impossible. Per festeggiare l’interprete statunitense nel giorno de suo compleanno la Redazione ha selezionato tre ritratti attoriali che testimoniano la versatilità e la profonda dedizione al mestiere di Tom Cruise negli anni.
Magnolia (1999)
Terza ed ultima nomination all’Oscar per Cruise nell’omaggio cinematografico di Paul Thomas Anderson al cinema corale di Robert Altman. Il guru del sesso interpretato dall’attore statunitense rientra di diritto tra i ritratti umani più dolenti del cinema dell’autore americano; maschera agrodolce segnata dal dolore e dalla sofferenza, il Tom Cruise di Magnolia è l’emblema di un trauma psicologico profondo, o forse di una America ignara dalle sua contraddittorietà, in attesa di giudizio e redenzione (?) finale.
Collateral (2004)
Nel crepuscolare noir metropolitano di Michael Mann, la lotta tra bene e male, tra purezza e corruzione è sul filo di lana tra i personaggi interpretati da due straordinari Jamie Foxx e Tom Cruise; quest’ultimo veste i panni di un filosofeggiante sicario dai deliri manichei. Nei panni del villain (e lo era già stato, sopra le righe nel 1996, con Intervista col vampiro) Cruise è semplicemente memorabile:
Tropic Thunder (2008)
Irriconoscibile, sboccato, volgarissimo, ironico, irresistibile, da cult istantaneo. Il folle produttore cinematografico scritto e diretto da Ben Stiller nella sguaiata parodia di Hollywood del 2008 è tra i ritratti di finzione più riusciti nella carriera camaleontica di Tom Cruise; per il folle ruolo l’attore ottiene una sorprendente nomination al Golden Globe in supporting, ma la candidatura all’oscar gli viene soffiata da un altrettanto irresistibile Robert Downey Jr.
