William Friedkin, regista de ‘L’esorcista’, muore a 87 anni

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Di Redazione

Si spegne all’età di 87 anni e dopo una breve malattia il regista premio Oscar William Friedkin, tra le voci dietro la macchina da presa più innovative e radicali del cinema americano della cosiddetta New Hollywood, a cavallo tra la fine degli anni ’60 e gli anni ’70.

Inizia la sua carriera da regista nella televisione, per poi debuttare dietro la macchina da presa nel 1967 con Good Time, a cui seguirono titoli senza grande successo come Festa di compleanno e Quella notte inventarono lo spogliarello, entrambi del 1968. Il primo, grande successo commerciale arriva con Festa per il compleanno del caro amico Harold (1970, adattamento della piéce teatrale a tema LGBTQ “The Boys in the Band”.

L’anno dopo la consacrazione definitva con Il braccio violento della legge, film per il quale ottiene l’Oscar per la miglior regia; due anni dopo diventa regista di culto assoluto con L’esorcista, da molti considerato come uno dei più grandi capolavori del cinema horror di tutti i tempi, ed uno dei lungometraggi più influenti di sempre. Dopo il successo strepitoso de L’esorcista, William Friedkin non otterrà più lo stesso clamore, ma firmerà comunque titoli di grande valore, spesso sottovalutati o dimenticati.

Vanno almeno ricordati, Il salario della paura (1977), Crusing (1980, film con Al Pacino che per primo raccontò con realismo e provocazione il mondo sottettaneo e nascosto dei club leather e sadomaso di New York, Vivere e morire a Los Angeles (1985), Regole d’onore (2000) e, più recentemente, Killer Joe (2011) con Matthew McConaughey.

Avrebbe dovuto partecipare fuori concorso alla 80° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia con il suo ultimo film, The Caine Mutiny Court-Martial adattamento cinematografico della piéce teatrale di Herman Wouk ed ispirata alla vera storia dell’ammutinamento del Caine.

Fonte: Deadline


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