Oscar 2018: ‘Tre manifesti a Ebbing, Missouri’ seguirà le tracce di ‘Argo’ e ‘A spasso con Daisy’?

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Di Simone Fabriziani

Il percorso di Tre manifesti a Ebbing, Missouri durante questa awards season è stato quello delle grandi occasioni, eppure allo stesso tempo incerto; trionfale eppure zoppicante, la commedia nera scritta e diretta da Martin McDonagh potrebbe fare la storia degli Academy Awards il prossimo 4 Marzo. Ecco perché.

Candidato a 7 premi Oscar, Tre manifesti a Ebbing, Missouri ha mancato però la candidatura chiave alla miglior regia nonostante i trionfi recenti con 4 Golden Globes e 3 Screen Actors Guild Awards che lo rendono tutto sommato un contendente formidabile. Riuscirà a fare la storia degli Academy Awards vincendo la statuetta principale senza la menzione alla regia?
Possibile, nonostante questa grave mancanza nelle nomination è stata compensata dagli Oscar soltanto in due occasioni: nel 1990 con A spasso con Daisy e nel 2013 con Argo, quest’ultimo unico titolo ad aver trionfato senza la nomina alla regia con il sistema di voto preferenziale in vigore. C’è però da dire che Martin McDonagh non è di certo Ben Affleck, che in quella stagione faceva piazza pulita dei premi di categoria con i trionfi ai Golden Globes, Bafta e DGA. Semmai McDonagh può esser paragonato a Bruce Beresford, regista del film con Jessica Tandy e Morgan Freeman vincitore nel 1990 di 4 statuette.
Tre manifesti a Ebbing, Missouri potrebbe in questo modo diventare il terzo film nella storia dell’Academy a vincere la statuetta come “best picture” senza una corrispondente nomination alla miglior regia. Ma la storia e le statistiche parlano chiaro, e le eccezioni non fanno che confermare la regola, e quindi non ci sorprenderemmo allo stesso tempo se in una stagione dei premi così frammentata, volubile dal punto di vista del contesto politico e sociale e nebbiosa trionfassero titoli come La forma dell’acqua, Lady Bird, Scappa – Get Out e Dunkirk.

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