Oscar, ‘Everything Everywhere All At Once’ batte il record de ‘Il silenzio degli innocenti’

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Di Simone Fabriziani

I 95° Oscar sono stati un’edizione da record, nel bene o nel male. Everything Everywhere All At Once, secondo lungometraggio dietro la macchina da presa per Daniel Kwan e Daniel Scheinert è stato incoronato miglior film dell’anno, assieme ad altre sei, storiche statuette.

Miglior film, regia, attrice protagonista Michelle Yeoh (prima interprete asiatica ad aver ottenuto un Oscar nella categoria), attore non protagonista Ke Huy Quan, attrice non protagonista Jamie Lee Curtis, sceneggiatura originale e montaggio. Un record che ha suggellato un sorpasso veramente storico nella cronologia degli Academy Awards: Everything Everywhere All At Once è l’unico film ad aver vinto la categoria del Best Picture e ben tre statuette attoriali.

Nonostante sia soltanto il terzo lungometraggio nella storia del premio ad aver ottenuto tre Oscar per i suoi interpreti (lo avevano già fatto Un tram che si chiama desiderio e Quinto potere, che però non avevano di certo ottenuto la statuetta al miglior film), Everything Everywhere All At Once è la prima pellicola in assoluto a vincere tutte le categorie “di peso” battendo numericamente il record detenuto da Accadde una notte (1934) di Frank Capra, Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975) di Milos Forman e Il silenzio degli innocenti (1991) di Jonathan Demme.

I tre film avevano tutti vinto la stessa sequela di statuette di peso: miglior film, regia, attore ed attrice protagonista ed infine sceneggiatura. Il folle progetto cinematografico dei Daniels invece, li batte numericamente tutti e tre con un Oscar attoriale extra, portando il suo record a 6 statuette di peso vinte a fronte delle sue innumerevoli candidature. Un risultato senza precedenti che forse attenderà decenni perché venga battuto o solamente eguagliato.

Alla prossima stagione dei premi!