Bates Motel 5×08 “The Body” – La recensione

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Di Daniele Ambrosini

Bates Motel arriva ad un punto di svolta con l’ottavo episodio che, inevitabilmente, prepara il terreno per gli ultimi momenti della serie che ormai è quasi giunta al gran finale. Dovendo fare un bilancio complessivo appare evidente che questa stagione, per quanto comunque tenuta ad un buon livello, sia stata narrativamente più vuota delle precedenti e questo episodio segna un punto di svolta che però non movimenta particolarmente la storia, anzi crea uno stasimo narrativo, ma gli ultimi due episodi porre rimedio a tutto questo e riportare maggiore brio alla serie. 

Norman alla fine dell’episodio precedente aveva quasi ucciso Dylan, così essendosi reso conto che la situazione con Norma era andata troppo oltre, aveva chiamato la polizia per confessare l’omicidio di Sam Loomis, così viene arrestato ed è intenzionato a dire la verità e a riprendere i suoi farmaci. In altre parole, a dire addio a Norma. Le informazioni fornite non soddisfano lo sceriffo Greene che crede che Norman sia solo a caccia di attenzioni, successivamente Norma reagisce violentemente alla scelta di Norman e decide di sostituirsi a lui per poter smentire quanto detto da Norman e tornare alla normalità. Così dopo aver avuto Norman in versione bionda abbiamo anche Norma vestita come il figlio, due parti complementari della stessa personalità che su schermo non riescono proprio a trovare un modo convincente di essere rappresentate. Lo sceriffo nota il cambio di atteggiamento di Norman ed inizia a cambiare la sua opinione sulla faccenda. Nel frattempo Dylan cerca un avvocato per il fratello e Romero torna alla casa dei Bates dove però trova Chick.
L’episodio dona maggiore spazio su schermo a Vera Farmiga, forse per permettere a Freddie Highmore più libertà nel dirigere l’episodio. Highmore però non convince in veste di regista, infatti l’intero episodio sembra adagiarsi e non trovare un ritmo soddisfacente. La permanenza agli arresti di Norman sicuramente non aiuta, ma al di fuori della centrale di polizia le altre linee narrative non riescono ad essere sufficientemente incisive, basti pensare a Romero e al colpo di scena legato a Chick liquidato in pochi secondi. Inoltre al suo ritorno nella casa di Norma la rivede sotto forma di fantasma, stravolgendo completamente l’essenza del personaggio hitchcockiano, una caduta di stile francamente evitabile che ha come unico scopo rimarcare l’amore di Romero per Norma, per giustificare ciò che avverra in seguito, come se ce ne fosse realmente bisogno. 
Insomma non siamo di fronte all’episodio migliore della stagione e forse arrivati a questo punto la serie avrebbe potuto sviluppare un finale decisamente più ricco ed invitante perciò gli ultimi due episodi sono chiamati a risollevare definitivamente le sorti di una serie che nonostante tutto è sempre rimasta gradevole ed appassionante, anche quando è andata incontro a delle leggere cadute di stile.

VOTO: 7,5/10