Di Anna Martignoni
Cinque giovani
vincitori di un contest atterrano su una remota isola dell’Oceano Pacifico,
Fantasy Island. Ad attenderli c’è il ricco proprietario terriero Mr. Roarke, il
quale promette ai suoi ospiti che l’esperienza che stanno per vivere sarà la
più spettacolare delle loro vite. I cinque vincitori, infatti, avranno la
possibilità di esaudire la loro più grande fantasia, a patto di non interferire
con il suo naturale svolgimento. Presto, però, i sogni dei cinque ospiti si
trasformeranno in un incubo dal quale difficilmente si potrà scappare.
vincitori di un contest atterrano su una remota isola dell’Oceano Pacifico,
Fantasy Island. Ad attenderli c’è il ricco proprietario terriero Mr. Roarke, il
quale promette ai suoi ospiti che l’esperienza che stanno per vivere sarà la
più spettacolare delle loro vite. I cinque vincitori, infatti, avranno la
possibilità di esaudire la loro più grande fantasia, a patto di non interferire
con il suo naturale svolgimento. Presto, però, i sogni dei cinque ospiti si
trasformeranno in un incubo dal quale difficilmente si potrà scappare.
Jeff Wadlow porta sullo schermo Fantasy Island, il remake
cinematografico dell’omonima serie tv targata ABC (nota in Italia come
Fantasilandia), andata in onda per sette stagioni tra il 1977 e il 1984. Oggi
come allora l’ambientazione è la medesima: un’isola tanto affascinante e
paradisiaca quanto ricca di mistero in grado di esaudire i desideri dei
viaggiatori che vi approdano. In anni recenti, il topos dell’isola sperduta e
pericolosa per tutti coloro che vi capitano ha preso piede, complice anche la
fortunata serie Lost e la più
recente The I-Land. Per la sua
versione cinematografica, Wadlow sceglie di discostarsi dai toni fiabeschi e
abbandona il finale moralistico della serie televisiva per accostarsi al genere
horror. Ciò, in effetti, non stupisce, visto il suo più recente lavoro da
regista Obbligo o verità (anch’esso vede
come protagonista la star di Pretty
Little Liars Lucy Hale) e la
casa di produzione a cui è affidato il progetto, la Blumhouse Productions, tra i cui titoli si ricordano Paranormal Activity e Scappa-Get Out. Nei panni del
proprietario dell’isola Mr. Roarke non vi è più Ricardo Montalban seguito
dall’assistente Tattoo, ma un più tenebroso Michael Peña,
sospeso tra i fantasmi del suo passato e una strana sete di vendetta.
cinematografico dell’omonima serie tv targata ABC (nota in Italia come
Fantasilandia), andata in onda per sette stagioni tra il 1977 e il 1984. Oggi
come allora l’ambientazione è la medesima: un’isola tanto affascinante e
paradisiaca quanto ricca di mistero in grado di esaudire i desideri dei
viaggiatori che vi approdano. In anni recenti, il topos dell’isola sperduta e
pericolosa per tutti coloro che vi capitano ha preso piede, complice anche la
fortunata serie Lost e la più
recente The I-Land. Per la sua
versione cinematografica, Wadlow sceglie di discostarsi dai toni fiabeschi e
abbandona il finale moralistico della serie televisiva per accostarsi al genere
horror. Ciò, in effetti, non stupisce, visto il suo più recente lavoro da
regista Obbligo o verità (anch’esso vede
come protagonista la star di Pretty
Little Liars Lucy Hale) e la
casa di produzione a cui è affidato il progetto, la Blumhouse Productions, tra i cui titoli si ricordano Paranormal Activity e Scappa-Get Out. Nei panni del
proprietario dell’isola Mr. Roarke non vi è più Ricardo Montalban seguito
dall’assistente Tattoo, ma un più tenebroso Michael Peña,
sospeso tra i fantasmi del suo passato e una strana sete di vendetta.
Fantasy Island dovrebbe essere, almeno
in teoria, un horror che mira ad esplorare e a sconvolgere le fantasie più
recondite dei suoi personaggi. In realtà, il progetto di Wadlow va in ben altra
direzione e prende una piega infelice. L’idea di rendere omaggio ad una serie
di successo degli anni Ottanta ripensandola in chiave horror sarebbe anche
ammirevole, se non fosse per una sceneggiatura oltremodo banale e a tratti
imbarazzante. Tutti gli elementi che dovrebbero rendere “l’orrore” delle
situazioni che si vengono a creare sono puntualmente rovinate dalle battute
fuori luogo di alcuni personaggi che si atteggiano più come teenagers in gita
scolastica che viaggiatori in pericolo di vita. Tutto il film risulta essere un
mix confusionario tra fantasy, horror e commedia (demenziale) in cui nemmeno i
personaggi sanno che strada prendere. Unica nota positiva è il montaggio, ben
ritmato e in grado di incuriosire lo spettatore circa il destino dei
protagonisti.
in teoria, un horror che mira ad esplorare e a sconvolgere le fantasie più
recondite dei suoi personaggi. In realtà, il progetto di Wadlow va in ben altra
direzione e prende una piega infelice. L’idea di rendere omaggio ad una serie
di successo degli anni Ottanta ripensandola in chiave horror sarebbe anche
ammirevole, se non fosse per una sceneggiatura oltremodo banale e a tratti
imbarazzante. Tutti gli elementi che dovrebbero rendere “l’orrore” delle
situazioni che si vengono a creare sono puntualmente rovinate dalle battute
fuori luogo di alcuni personaggi che si atteggiano più come teenagers in gita
scolastica che viaggiatori in pericolo di vita. Tutto il film risulta essere un
mix confusionario tra fantasy, horror e commedia (demenziale) in cui nemmeno i
personaggi sanno che strada prendere. Unica nota positiva è il montaggio, ben
ritmato e in grado di incuriosire lo spettatore circa il destino dei
protagonisti.
Fantasy Island uscirà nelle sale
italiane il prossimo 13 febbraio tramite una distribuzione Warner Bros.
italiane il prossimo 13 febbraio tramite una distribuzione Warner Bros.
VOTO: 4,5/10