Morbius – La recensione del film Marvel con Jared Leto

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Di Dario Ghezzi

Michael Morbius è un dottore dalla grande mente ma terribilmente affetto da una malattia del sangue che lo porterà alla morte in breve tempo. L’uomo decide così di tentare il tutto per tutto per trovare una cura e deciderà di combinare il suo sangue con il DNA di feroci pipistrelli del Costa Rica. L’esperimento riesce e, da quel momento, Morbius diventa un vampiro assetato di sangue. Mentre il dottore cerca in tutti i modi di resistere alla voglia di sangue, qualcun altro che si impadronisce della ricerca dell’uomo non è dello stesso avviso, diventando il nemico numero 1 di Morbius. 

Esce il 31 marzo Morbius il nuovo film di Daniel Espinosa con protagonista il premio Oscar Jared Leto. L’attore porta in scena uno dei più famosi antieroi dell’universo Marvel che qui troviamo profondamente combattuto, deciso perfino a sacrificare se stesso pur di non diventare un mostro. Morbius diventa, quindi, anche un film sull’accettazione del proprio essere in un mondo costellato dal bullismo e dove la malattia stessa diventa oggetto di scherno. Se da un lato Morbius è mosso dalla volontà di trovare una cura alle malattie come le sue e, dall’altro il suo amico fraterno e mecenate Milo approfitta delle scoperte del dottore per avere la sua rivalsa su quello stesso mondo che prima lo aveva sbeffeggiato.

Questo nuovo film Marvel ha dalle atmosfere piuttosto dark che lo avvicina a Venom e Venom- La furia di Carnage, prodotti dalla stessa Sony Pictures. Non a caso, il dottor Michael citerà proprio il personaggio interpretato da Tom Hardy facendo immaginare che le sue vicende sono ambientate nelle stesso universo narrativo. Nel film ci sono tutti gli elementi del genere action e fantasy, resi forse un po’ troppo frettolosamente e con una sceneggiatura a volte pasticciata e incoerente. I personaggi sembrano non avere poi variabili di sfumature ma sembrano muoversi lunga la linea rigida del proprio topos narrativo. 

Il film trabocca di effetti speciali e verrebbe da chiedersi come mai, nonostante l’abuso di questi, in alcuni momenti, come durante le trasformazioni di Morbius il film si avvicina pericolosamente a  pellicole di fine anni ’90, inizio 2000. Nel complesso, tuttavia, ne deriva un film godibile che andrebbe fruito senza troppe pretese e risultano quanto mai esagerate le stroncature arrivate anche ben prima che il film fosse materialmente visto in sala ma che sembra aver accompagnato tutta la gestazione del progetto, la cui uscita in sala è stata più volte posticipata. 

Qualche chicca: nel film ci sono un paio di citazioni curiose. La nave dove Morbius decide di iniettarsi il frutto delle sue ricerche si chiama Murnau, come il regista di “Nosferatu il vampiro”. Nella scena della lotta nella metropolitana, ad un certo punto Morbius dà le spalle a un cartello dove sembrano leggersi i nomi di Roy Thomas e Gil Kane. Questi, altri non sono che i creatori del personaggio fumettistico.

Morbius debutta nelle sale italiane a partire da giovedì 31 marzo con Sony Pictures

VOTO: ★★


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