Roma 2019: Le ragazze di Wall Street – La recensione del film del film con Jennifer Lopez e Constance Wu

Seguici anche su:
Pin Share

Di Daniele Ambrosini

Dopo essere stato applaudito al Festival di Toronto, dove si è imposto come uno dei titoli più chiacchierati della manifestazione, ed aver incassato più di 100 milioni di dollari su suolo americano, Hustler (che per il mercato italiano diventa Le ragazze di Wall Street – Business is Business) approda alla Festa del Cinema di Roma e si prepara per l’arrivo nelle sale cinematografiche italiane.

Il crime dramedy di Lorene Scafaria ricostruisce una storia di una vera truffa che vedeva coinvolto un gruppo di spogliarelliste. Tutto ebbe inizio nel 2007 quando Destiny, la nuova arrivata nel club, conobbe Ramona, la performer più richiesta e apprezzata, nonché la più ricca. Tra le due nasce un forte legame e Ramona insegna a Destiny tutti i trucchi del mestiere, così che possa iniziare a guadagnare un po’ di soldi. Conoscere Ramona vuol dire anche avere accesso ai clienti più facoltosi, ricchi uomini di Wall Street che, se adeguatamente intrattenuti, potrebbero arrivare a spendere fino a diverse migliaia di dollari in una sola notte. Tutto sembra andare alla grande, finché non arriva la crisi del 2008, che mette in ginocchio non solo l’economia mondiale, ma anche il club, ormai privo dei suoi clienti più facoltosi. A quel punto tocca rimboccarsi le maniche, e le due escogitano un piano pericoloso ma potenzialmente molto remunerativo per continuare a guadagnare a spese degli uomini più ricchi della città.

Hustlers è un film d’intrattenimento senza troppe pretese, ma non per questo vuoto o superficiale, con uno spunto di partenza molto interessante, realizzato straordinariamente bene. Una sceneggiatura molto solida, che alterna passato e presente attraverso un sistema di flashback innescati da un’intervista, quella realizzata in occasione dell’articolo del New York Magazine sul quale il film è basato, ripercorre i punti salienti di quello che è, sì, il racconto di un crimine, ma è soprattutto una storia di amicizia e solidarietà femminile. Lorene Scafaria scrive dei personaggi che hanno corpo, che sono credibili ed hanno una loro dignità, che non vengono mai giudicati o inquadrati in un determinato modo per il lavoro che fanno, e mette sempre in prospettiva le loro scelte e le loro azioni.

Protagoniste assolute del film sono Destiny e Ramona, la cui relazione, presentata nella prima parte come il tipico rapporto tra allievo e maestro, cambia ed evolve in modo significativo nel corso del film. Ad interpretarle sono la sempre più lanciata Constance Wu, protagonista lo scorso anno di Crazy & Rich e amatissima mamma della tv in Fresh Off the Boat, che si conferma essere un’interprete con un futuro radioso davanti a sé, e una Jennifer Lopez mai così in forma, credibile e sorprendente nel ruolo di donna alfa amorevole e autoritaria allo stesso tempo, la sua è una performance brillante, in grado di rubare la scena a tutte le colleghe; chi da Toronto parlava di possibile nomination all’Oscar, dopo tutto, non aveva esagerato, ed anzi, sarebbe davvero bello vederla candidata per ruolo ed un film così fuori dagli schemi dell’Academy, sarebbe una boccata d’aria fresca. Ottime anche le interpreti di supporto con ruoli prominenti all’interno del film come Julia Stiles, Keke Palmer e Lili Reinhart, ma anche quelle che hanno ruoli più piccoli, più mirati e spesso molto divertenti come le cantanti Lizzo e Cardi B, che nella vita è stata realmente una spogliarellista, e la bellissima Trace Lysette, già vista in Transparent.

Hustlers è un crowd placer incredibilmente ben confezionato, in grado di intrattenere dall’inizio alla fine e di affrontare il crime drama con leggerezza e con la giusta quantità di ironia. Quello di Lorene Scafaria è un film tutto al femminile che però non cade nei soliti meccanismi che dominano questo tipo di narrazione ed evita le scorciatoie, ovvero non esaspera gli aspetti più emotivi della vicenda per fare presa sul pubblico femminile, né esagera nella sovraesposizione del corpo femminile per fare presa sul pubblico maschile, ma, anzi, risulta molto equilibrato e incredibilmente rispettoso dell’intelligenza dello spettatore, che non ha bisogno di trucchi per essere catturato da una buona storia. Ogni aspetto di questo racconto è incredibilmente edificante e rispettoso nei confronti di queste donne, che, come dicevamo prima, non sono mai giudicate, né svilite in alcun modo e pure quando le vediamo esibirsi, lo sguardo non è mai voyouristico, perché la Scafaria si concentra sempre su di loro, sulle sue protagoniste e non su chi sta loro intorno.

Hustlers è un unicum nel panorama cinematografico americano, un dramma mirato ad essere un prodotto di puro intrattenimento, con una visione autoriale molto forte, in grado di travalicare il genere di appartenenza e costruire un racconto al femminile edificante mirato ad un pubblico ampio, senza però rinunciare alla qualità. Ad averne di più di film commerciali così coinvolgenti, con una messa in scena così valida e una visione così precisa, priva di stereotipi o di uno sguardo moraleggiante, soprattutto quando si parla di un mondo abituato a tutt’altro tipo di retorica.

VOTO: 8/10